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Chiara Bresaola - Percorsi nutrizionali

Primo incontro

Prima di procedere con l’elaborazione del programma alimentare e di un percorso di progressione nutrizionale è importante conoscere lo stato di salute e lo stato nutrizionale della persona attraverso la raccolta di informazioni descritte direttamente dalla persona e dichiarate negli accertamenti medici dimostrati durante il primo colloquio (durata 1 ora e mezza).

In sintesi la valutazione prevede TRE fasi:

1. RACCOLTA DI INFORMAZIONI PER LA VALUTAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO PER MALNUTRIZIONE E/O DI PROBLEMI NUTRIZIONALI

È possibile identificare le persone malnutrite o a rischio di malnutrizione attraverso la valutazione della storia della propria salute, del proprio peso, dei consumi alimentari (DIARIO ALIMENTARE), della qualità dell’introito alimentare ed energetico giornaliero, settimanale, mensile e annuale. È possibile poi misurare/predire il dispendio energetico.

Vengono valutati inoltre la storia dell’attività fisica della singola persona, la motivazione della richiesta al trattamento nutrizionale e la motivazione al cambiamento o al mantenimento del proprio stile di vita e dei comportamenti alimentari a svantaggio della propria salute. Vengono inoltre valutati i fattori psicosociali ed economici che influiscono le abitudini di vita (modalità di approvvigionamento, preparazione e consumo del cibo).


2. VALUTAZIONI

Esame clinico
Peso corporeo, statura, indice di massa corporea (BMI), Circonferenze braccio e polpaccio per valutare la massa muscolare e Circonferenze vita e fianchi per stimare la massa grassa, segni di carenze nutrizionali (alterazioni della cute, degli annessi cutanei, della mucosa), esame Bioimpedenziometrico eseguito in ambulatorio per valutare lo stato di idratazione e predire la massa magra (BIA) e Dual X-ray absorptiometry (DEXA) esame esterno.

Esami paraclinici
Esami ematochimici possono essere valutati durante il primo colloquio o possono essere richiesti in accordo con il medico di base dopo il primo colloquio: emocromo, sideremia, vitamine (folati B12, 25-OH-D3), minerali (Na, K, Mg, Fe, Ca), proteine sieriche (albumina, transferrina, prealbumina, RBP, conta linfocitaria per la valutazione della risposta immunitaria cellulo-mediata, correlata a malnutrizione, PCR valutazione stato infiammatorio.


3. PROGRAMMA ALIMENTARE

Il programma alimentare è uno strumento che ha lo scopo non solo quello di raggiungere un ragionevole miglioramento dello stato nutrizionale della persona ma anche di migliorare la qualità di vita della persona. Nella sua realizzazione vengono tenuti conto degli aspetti nutrizionali in relazione allo stato di salute e anche del piacere, del confort e dell’indipendenza della persona. Vanno stimati i fabbisogni nutrizionali tenendo conto dello stato di salute (presenza o meno di eventuali patologie o disturbi o disagi) e della volontà/motivazione della persona.

Importanza particolare sono dati ai fabbisogni energetici totali, ai fabbisogni dei macronutrienti e dei micronutrienti (come per esempio vitamine zinco, ferro) e anche alle molecole bioattive o funzionali e ai fabbisogni idrici.

Una volta decisi i fabbisogni va scelta il tipo e la modalità di somministrazione del programma alimentare. Sono a disposizione più opzioni: Giornata tipo, programma alimentare settimanale, programma alimentare tri-settimanale. In alcuni casi non viene prescritto nessun programma alimentare. Vengono forniti strumenti per la realizzazione da se della propria giornata alimentare monitorando settimanalmente o mensilmente i progressi attraverso il diario alimentare.

Qualora non sia possibile coprire i fabbisogni teorici attraverso i soli alimenti vengono consigliati diversi tipi di integratori alimentari e preparazioni vegetali semplici come infusi e tisane.


INCRONTRI SUCCESSIVI AL PRIMO

Successivamente è di primaria importanza valutare se quanto concordato con la persona per raggiungere i propri obiettivi di salute alimentare viene poi assunto effettivamente. Attraverso gli atlanti delle porzioni e altri strumenti didattici vengono verificate varietà e quanto effettivamente viene consumato.

Iniziare ad avere buoni comportamenti alimentari è possibile, mantenerli richiede una modifica continuativa del proprio stile di vita e di un continuo contatto con il professionista che ci ha seguito nella pianificazione dei nostri obiettivi di salute.